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InfoCatólica) Mons. Ladaria da comienzo a la carta recordando la reunión que se mantuvo el pasado 3 de mayo para abordar la cuestión.
Tras conversar con el Papa sobre el tema el pasado 24 de mayo, el cardenal electo y prefecto de Doctrina de la Fe indica que
el texto propuesto por la mayoría de los obispos alemanes presenta problemas de considerable importancia, ante lo cual
el Santo Padre ha llegado a la conclusión de que «no está maduro para su publicación».
Los problemas indicados son:
- La cuestión de la admisión a la comunión de los cristianos evangélicos en los matrimonios interreligiosos es un tema que toca la fe de la Iglesia y tiene un significado para la Iglesia universal.
- Esta cuestión tiene efectos sobre las relaciones ecuménicas con otras Iglesias y otras comunidades eclesiales que no deben subestimarse.
- El asunto se refiere al derecho de la Iglesia, especialmente a la interpretación del canon 844 del Código de Derecho Canónico. Debido a que en algunos sectores de la Iglesia esta ha sido una cuestión abierta, los dicasterios competentes de la Santa Sede ya se han encargado de producir una aclaración oportuna de estas cuestiones para toda la Iglesia universal. En particular, parece apropiado dejar al obispo diocesano el juicio sobre la existencia de una «necesidad grave inminente» sobre el acceso a la comunión de los no católicos.
Texto de la carta
Congregazione per la Dottrina della Fede
Prot. N. 212/2018 - 64727
Città del Vaticano
Palazzo del S. Uffizio
25 maggio 2018
A Sua Eminenza Reverendissima, Signor Cardinale Reinhard Marx
Arcivescovo di Monaco e Frisinga, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca
Kardinal-Faulhaber Str. 7 D-80333 München Bundesrepublik Deitschland
Eminenza, Illustrissimo signor presidente
Al termine del nostro colloquio fraterno del 3 maggio 2018 sul documento «Mit Christus gehen…» [«Camminare con Cristo. Sulla pista dell’unità. Matrimoni interconfessionali e partecipazione comune all’eucaristia. Un sussidio pastorale della conferenza episcopale tedesca»] abbiamo stabilito insieme che io avrei informato Il Santo Padre dell'incontro.
Già nell'udienza del 11 maggio 2018 ho parlato con papa Francesco del nostro incontro e gli ho consegnato una sintesi del colloquio. Il 24 maggio 2018 ho nuovamente discusso della questione con il Santo Padre. A seguito di questi incontri vorrei portare a Sua conoscenza i seguenti punti, con l'esplicito consenso del papa.
1. I molteplici sforzi ecumenici della conferenza episcopale tedesca, in particolar modo l’intensa collaborazione con il consiglio della Chiesa evangelica di Germania, meritano riconoscimento e apprezzamento. La comune memoria della Riforma nel 2017 ha mostrato che negli anni e decenni passati è stata trovata una base che permette di dare insieme testimonianza di Gesù Cristo, il salvatore di tutti gli uomini, e di lavorare insieme in maniera fattiva e decisa in molti ambiti della vita pubblica. Questo ci incoraggia ad andare avanti con fiducia sulla via di una sempre più profonda unità.
2. Il nostro colloquio del 3 maggio 2018 ha mostrato che il testo del sussidio solleva una serie di problemi di notevole rilevanza. Il Santo Padre è perciò giunto alla conclusione che il documento non è maturo per essere pubblicato. I motivi essenziali di questa decisione possono essere riassunti come segue:
a. La questione dell’ammissione alla comunione di cristiani evangelici in matrimoni interconfessionali è un tema che tocca la fede della Chiesa e ha una rilevanza per la Chiesa universale.
b. Tale questione ha degli effetti sui rapporti ecumenici con altre Chiese e altre comunità ecclesiali, che non sono da sottovalutare.
c. Il tema riguarda il diritto della Chiesa, soprattutto l'interpretazione del canone 844 CIC. Poiché in alcuni settori della Chiesa ci sono a questo riguardo delle questioni aperte, i competenti dicasteri della Santa Sede sono già stati incaricati di produrre una tempestiva chiarificazione di tali questioni a livello di Chiesa universale. In particolare appare opportuno lasciare al vescovo diocesano il giudizio sull’esistenza di una «grave necessità incombente».
3. Per il Santo Padre è una grande preoccupazione che nella conferenza episcopale tedesca resti vivo lo spirito della collegialità episcopale. Come il Concilio Vaticano II ha sottolineato, «le conferenze episcopali possono oggi portare un molteplice e fecondo contributo acciocché il senso di collegialità si realizzi concretamente» (Costituzione dogmatica «Lumen gentium» n. 23).
Portando questo a Sua conoscenza Le porgo fraterni saluti e auguri di benedizione.
Suo nel Signore
Luis F. Ladaria, S.I., Vescovo titolare di Thibica, Prefetto
In copia a:
Sua Eminenza Reverendissima, Signor Cardinale Rainer Maria Woelki, Arcivescovo di Colonia
Sua Eccellenza Reverendissima, Felix Genn, Vescovo di Münster
Sua Eccellenza Reverendissima, Karl-Heinz Wieseman, Vescovo di Spira
Sua Eccellenza Reverendissima, Rudolf Voderholzer, Vescovo di Ratisbona
Sua Eccellenza Reverendissima, Gerhard Feige, Vescovo di Magdeburgo
Texto publicado por Sandro Magister en su
blog Settimo Cielo de Sandro Magister. Hay también traducción al inglés.
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